martedì 9 giugno 2015

15° tappa: GIJON - AVILES (km. 26)

La città di Gijon è ancora addormentata e avvolta dalle prime luci quando mi accingo a partire. Mi avvio in direzione del mare, passando davanti alla chiesa di San Josè. Le previsioni atmosferiche promettono bel tempo e la temperatura è mite.
Il cammino coincide con la passeggiata lungomare verso la spiaggia di ponente. Oltrepasso prima il porto turistico e poi quello mercantile. 
Molti pellegrini optano di uscire dalla città con il bus per risparmiarsi il cammino monotono dei marciapiedi cittadini ma anche per la difficoltà oggettiva a reperire i segni del cammino. 
Nella periferia industriale di Gijon, nel sobborgo di Puente Seco, il cammino  passa prima lungo una ferrovia e poi per una serie di strade percorse da veicoli commerciali. 
Lungo la trafficata carretera AS-19 che conduce a Veriña de Abajo incrocio una strada che prendo a sinistra in direzione del paese di Poago. 

Iniziando a salire, la zona industriale si mostra in tutta la sua grandezza e anche con il suo impatto sul territorio circostante.


Finalmente lontano dalla vista e dei rumori della zona industriale in località Pavierna una gentile persona del posto ha approntato un punto di ristoro per i pellegrini.
Lungo la salita non mancano altri segni di attenzione alle fatiche dei pellegrini.

Nei pressi del Monte Aero, in una zona chiamata Alto de Huelga, si cammina in un lungo altopiano tra boschi di eucalipti e ridenti pascoli.

Ritrovata la strada di asfalto inizio scendere verso la valle del Carreño.
La valle del Carreño.


La bella chiesa di Santa Eulalia, al centro del borgo omonimo, è un ottimo luogo dove fare una pausa e riprendere forze. C'è pure una fresca fontana. Qui incontro altri pellegrini che stanno rinfrancandosi anche se alcuni di loro si sono serviti degli autobus per uscire da Gijon.


Il bel "lavandero" coperto a due vasche di Santa Eulalia.

Da Santa Eulalia mi addentro nella valle del Carreño in un contesto rurale.



La chiesa di San Giovanni Battista di Tamon.

Il cammino ad un certo punto viene sbarrato dall'autostrada cantabrica A8 e necessariamente bisogna scendere verso destra sulla carretera AS-326 fino al paese di Tabaza. Da qui sono obbligato a camminare con l'autostrada a sinistra e una serie di insediamenti industriali a destra, in una strada munita di marciapiede ma molto trafficata.
Una scuola in piena zona industriale.
La chiesa di San Vicente de Casona.
Cammino a lungo sulla carretera AS-19 con a destra la grande acciaieria Ensidesa.
Dopo tanta zona industriale eccomi finalmente all'abergue di Aviles.

La Plaza Major di Aviles.
La serata in albergue viene rallegrata da una cena comunitaria in cui pellegrini dall'Australia, la Germania, la Spagna e l'Italia condividiamo qualcosa di più di un semplice pasto.
Al termine del giorno i km percorsi sono quasi 26 per un dislivello complessivo di m. 363.

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