domenica 31 maggio 2015

6° tappa: POBEÑA - CASTRO URDIALES - ISLARES - LIENDO (km. 37)

Oggi è veramente una bella domenica: il cielo terso, la temperatura mite, il mare placido… E' uno di quei giorni che riempie di gioia il cuore del pellegrino. Il cammino si sta mostrando con il suo volto migliore non solo per le meraviglie naturali che attraversa ma anche per quanto sta generando dentro di me. Non sento la fatica, tutto mi appare pieno di fascino e in armonia con me, il desiderio che vivo è di andare oltre e di non fermarmi. E' un grande dono sentire che corpo e spirito stanno bene e sono in sintonia tra loro.
La tappa odierna si preannuncia ancora lunga. Devo macinare chilometri se voglio stare dentro i tempi che mi sono dato. Dall'albergue di Pobeña tutti i pellegrini si mettono in movimento presto. Del resto l'albergue era pieno con persone che dormivano anche per terra. Fortuna che la sera prima per la delusione della sconfitta calcistica del Bilbao contro il Barcellona non ci sono state feste e così si è potuto dormire bene.
Sempre oggi abbandono i Paesi Baschi: la prima parte del mio cammino. Entro nella regione della Cantabria che pur essendo montagnosa nel suo interno (i famosi Picos de Europa) nella fascia costiera è prevalentemente collinare e non si arriva a grandi altezze.
Mettendomi in cammino un'ultima foto dietro di me al paese di Pobeña (in alto a sinistra la chiesa, a destra l'albergue). 
Non lontano dall'albergue trovo le prime indicazioni del cammino che mi invitano a salire. Il primo tratto è davvero spettacolare e si sviluppa lungo la ex ferrovia mineraria, ora dismessa, a strapiombo sul mare.

L'incavo nella roccia per la ferrovia mineraria.
L'arenile tra Praya de Arena e Pobena.

Il cammino dalla spiaggia si alza per procedere sul crinale panoramico di un tratto di scogliera che taglia longitudinalmente la collina.
Un simile cammino così suggestivo è il sogno di ogni pellegrino.

Più in basso si notano vecchie costruzioni.


In questo tratto di cammino affianco una coppia di giovani sposi americani: Carlos e Lauren. Sono pellegrini che con fede stanno cercando di superare una grave lutto che li ha colpiti. Da poco hanno perso la loro piccola creatura che dopo pochi attimi in questa vita è entrata direttamente nella vita eterna. Sono giovani sorretti dalla fede e per questo anche animati dalla speranza. Mi chiedono di pregare per loro, per la loro famiglia e la loro creatura in cielo. Lo farò volentieri.




Una raffigurazione dell'attività di estrazione delle alghe.


Sono entrato in Cantabria. Al termine del cammino lungo la costa, dopo essere passato sotto l'autostrada, scendo sul fondo di una valletta per risalire su strette stradine verso l'abitato di Onton.
Sopra Onton raggiunta la carretera N-634 si presenta un'alternativa: salire a sinistra per un tratto montano oppure proseguire a destra per la carretera fino a Castro Urdiales. Scelgo questo ultimo cammino più breve e lineare.
La chiesa di Onton lungo la carretera.
La carretera interseca e affianca l'autostrada cantabrica e procede tra discese e salite lungo la costa. Incontro il borgo di Miono dove mi fermo per fare colazione. Ecco da lontano Castro Urdiales.
L'antica cittadina fortificata di Castro Urdiales. Molto bello il porto e il centro storico con la chiesa gotica di Santa Maria de la Asuncion.
Castro Urdiales: la chiesa di Santa Maria de la Asuncion e il faro-castello.
Il lungoporto.

La chiesa di Santa Maria de la Asuncion.
Il faro-castello.






Castro Urdiales e il porto.


Dal centro di Castro Urdiales si prosegue lungo la costa: ecco un insenatura impreziosita da statue bronzee.






Oltrepassato il paese di Castro Urdiales percorro il profilo accidentato della costa fino alla bella playa de Ostende. Da qui si inizia a salire sulla collina a sinistra, prima tra le case e poi attraverso campi e tratti di bosco, fino al borgo di Allendelagua, dove si trova una fontana.
Dal borgo di Allendelagua si torna a scendere su strada di asfalto verso il mare fino ad incontrare nuovamente l'autostrada che ora si segue in parallelo.
Il cammino, dopo essere passato nuovamente sotto l'autostrada, si dirige ora verso il borgo di Cerdigo dalla cui chiesa si apre un meraviglioso sguardo sull'oceano.
Oltrepassato il paese di Cerdigo, aggiro il piccolo cimitero, ed entro in un bel sentiero nel verde di giovani lecci.
Il primo tratto del sentiero è su fondo roccioso...



… poi si trasforma in tappeto erboso, buono anche per le caprette.


Il cammino in questo tratto è davvero molto bello: procede parallelo alla costa, a pochi metri dal mare, su un tappeto erboso, con panorami mozzafiato… Che meraviglia!



Quando il sentiero erboso si trasforma in strada asfaltata siamo nei pressi del paese di Islares.
Ad Islares c'è un albergue per i pellegrini. Decido di proseguire oltre per guadagnare qualche km.
Dopo Islares, oltrepassato il camping, sbocco nuovamente sulla carretera N 634 dalla quale si ha una splendida vista sulla ria e la playa de Arenillas.
Ora il cammino prosegue lungo la carretera fortunatamente poco trafficata perché dopo l'apertura dell'autostrada accoglie solo traffico locale.
Eccomi in prossimità di Pontarròn de Guriezo: qui ci sono due bar e un modesto albergue.
Il ponte de la Maddalena sul quale si attraversa il Rio Aguera.
Il Rio Aguera.

Un po' su asfalto e un po' su sentiero scorciatoia salgo per superare un promontorio dall'alto del quale si intravede la nuova autostrada cantabrica e sullo sfondo la spiaggia di Orinon con la foce del Rio Aguera.
Superato il promontorio cammino su ampia strada di asfalto che scende verso la mia meta odierna: l'abitato di Liendo.
Eccomi all'abitato di Liendo con la chiesa dedicata a Santa Maria Assunta. Purtroppo pur essendo domenica la chiesa è chiusa.
L'albergue è una struttura nuova ed accogliente. Diversamente da Pobeña dove ho trascorso la notte precedente qui siamo solo otto pellegrini (una giapponese, una coppia di danesi, madre e figlia tedesche, due amiche tedesche) e chiudiamo la giornata condividendo la cena.
Al termine del giorno i km percorsi sono quasi 37 per un dislivello di m. 666.

1 commento:

  1. Buongiorno! Sto seguendo passo passo le sue tappe perché a maggio io 69 anni e mio marito 72 dovremmo ripercorrerle dopo aver fatto il francese nel 2018. Mi chiedo quanti anni aveva Lei quando ha fatto questo cammino, fisicamente non sembra abbia avuto problemi speriamo anche per noi possa andare così bene! Grazie di tutto un abbraccio

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